Tutti gli articoli di postino

Placebomania

Confrontare un nuovo farmaco con un placebo è una scelta giustificata in assenza di un trattamento di riferimento. Altrimenti, è una scelta contraria agli interessi dei pazienti. In effetti, i partecipanti a una sperimentazione sono innanzitutto dei pazienti, vale a dire persone che soffrono, che cercano sollievo e che sono da curare nel migliore dei modi, sulla base delle attuali conoscenze scientifiche. L’assenza di confronto del nuovo farmaco con un trattamento di riferimento già in commercio, impedisce la dimostrazione di un eventuale progresso terapeutico.

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La valutazione degli interventi di controllo del tabacco sugli esiti sanitari

Nonostante l’attuazione di numerose politiche di controllo del tabacco per modificare l’attitudine al fumo, l’uso del tabacco rimane il secondo principale fattore globale di rischio di mortalità, con 8,7 milioni di decessi attribuibili in tutto il mondo nel 2019. Pubblicata a luglio 2023, questa revisione sistematica e meta-analisi indaga l’associazione tra le politiche di controllo del tabacco a livello di popolazione e gli esiti di salute.[1]

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Dalla brace alla padella, ovvero dal tabacco bruciato a quello riscaldato

A livello globale, ci sono 1,1 miliardi di fumatori adulti, il 60% dei quali desidera o intende smettere. Esistono dunque 550 milioni di possibili acquirenti di prodotti alternativi alle sigarette, senza contare i nuovi potenziali fumatori. Passare alle cosiddette sigarette elettroniche è un vantaggio? Per chi le produce certamente sì, ma per l’OMS gli aerosol inalati contengono sostanze chimiche tossiche, compresa la nicotina, che possono causare il cancro. Non ci sono però dati sufficienti per dichiarare ‘pericolosi’ questi ENDS (sistemi elettronici di erogazione della nicotina), dato che sono sul mercato da un tempo non sufficiente alla loro valutazione. In alcuni paesi, sempre secondo l’OMS, vi è un numero crescente di prove secondo cui gli adolescenti che non fumano, ma che usano ENDS, raddoppiano le loro possibilità di iniziare a fumare sigarette più tardi nella vita. Da un recente sondaggio promosso da FDA/CDC su un campione rappresentativo della popolazione scolastica USA fra 11 e 18 anni, quasi il 10% degli intervistati ha dichiarato di far uso di sigarette elettroniche. In Italia, uno studente di 13-15 anni su quattro ha usato almeno una volta nell’ultimo mese un prodotto tra sigarette, e-cig e prodotti a tabacco riscaldato (HTP), secondo l’ultima indagine periodica nelle scuole italiane.[1]

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La sicurezza degli integratori alimentari: ancora oggi un argomento tabù

Silvia Emendi, Scienza in Rete, 25/06/2023 – Vasto, incontenibile e tutt’altro che in crisi: così è il mercato degli integratori alimentari verso il quale l’interesse di produttori, distributori e consumatori non accenna a diminuire. A trainare i consumi sono le prescrizioni mediche e i consigli dei farmacisti, alla base di oltre il 60% dei casi di utilizzo: e questo nonostante i dati di efficacia siano scarsi o assenti. Inoltre, la spesa per gli integratori è a carico del paziente. Se il consenso del pubblico nei confronti di questi prodotti è unanime, zoppica l’attuale quadro normativo europeo, tutto fuorché omogeneo e, a ben vedere, non scevro da criticità, prima tra tutte quella sulla sicurezza.

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L’acquisizione di servizi sanitari da parte di capitali di rischio danneggia la salute

Non è stato facile, per uno che di finanza non ne sa nulla, capire cosa volesse dire la “private equity ownership” (PEO) inclusa nel titolo di un articolo che sembrava di interesse per i NoGrazie.[1] Ownership significa proprietà. Un ospedale può essere di proprietà pubblica o privata; ne sappiamo qualcosa in Italia. Il proprietario privato, a sua volta, può essere un individuo (o una famiglia, o un gruppo di individui), ma più spesso si tratta di una società. Che a sua volta può essere posseduta da individui, ma il cui capitale può comprendere anche altri tipi di investitori, o di fondi. Tra questi investitori, alcuni sono facili da capire: banche, assicurazioni, fondi pensione, e chi più ne ha più ne metta. Ma ci possono essere anche dei soldi definiti come private equity.

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La discussione aperta con l’OMS sulle politiche sanitarie anti-COVID-19

Il contributo comparso sul numero scorso, il 114, di questa Lettera ha avuto in parallelo una lettera aperta alla Direzione Generale OMS, nella quale si chiedeva una discussione scientifica sull’insistenza non giustificata dalle prove con cui l’OMS continua a sostenere ripetute vaccinazioni anti-COVID. L’OMS ha risposto, senza entrare nel merito delle argomentazioni, ma invitando a consultare gli studi che sta raccogliendo in modo sistematico su efficacia e sicurezza di questi vaccini, assicurando che i suoi esperti seguono i più alti standard di evidence nel valutare la documentazione disponibile, e dichiarando di aver comunque già allentato le precedenti raccomandazioni vaccinali. 

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Il premio Virchow

“La medicina è una scienza sociale e la politica non è altro che medicina su larga scala”. L’autore di questa notissima frase è Rudolf Wirchow, medico tedesco del secolo XIX che, avendo capito quale profonda influenza avesse la povertà sulla salute, era anche un attivista politico e un fautore di riforme sociali. Dopo aver partecipato ai moti del 1848, era stato licenziato dal prestigioso ospedale di Berlino dove lavorava, ma vi ritornò anni dopo grazie ai suoi meriti accademici. Non stupisce che la Fondazione per la Salute Globale che porta il suo nome, con base all’università di Berlino, abbia istituito nel 2022 un Premio Virchow.

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Interazioni tra istituzioni e Big Alcol negli USA

Sono stati recentemente pubblicati due articoli che analizzano i rapporti che intercorrono tra l’industria dell’alcol e l’Istituto nazionale statunitense sull’abuso di alcol e alcolismo (National Institute on Alcohol Abuse and Alcoholism, NIAAA). Il consumo di alcol e il danno che provoca sono un problema sanitario globale, ampio e crescente. L’industria degli alcolici è cambiata radicalmente negli ultimi anni con la globalizzazione della produzione, la lobby del settore per politiche commerciali internazionali liberalizzate, le nuove tecnologie di marketing digitale con promozione di alcolici in tutto il mondo. Fusioni e acquisizioni sono servite a rafforzare sul mercato mondiale i maggiori produttori transnazionali di alcol.

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Le bevande zuccherate fanno ingrassare bambini e adulti

Le prove di un’associazione causale tra consumo di bevande zuccherate e rischio di sovrappeso e obesità, con le relative conseguenze per la salute di bambini e adulti, sono sempre più solide e numerose. Numerose e continuamente aggiornate sono quindi le revisioni sistematiche e le meta-analisi. L’ultima in ordine di tempo è stata da poco pubblicata dall’American Journal of Clinical Nutrition. [1]

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Pagamenti dell’industria farmaceutica in Gran Bretagna

Un articolo pubblicato sul BMJ Open esamina le caratteristiche dei pagamenti ad associazioni professionali e di pazienti da parte dell’industria farmaceutica in Gran Bretagna. [1] Gli autori hanno comparato le ditte in base alla quantità di denaro investito, al tipo di associazione bersaglio e al tipo di pagamento. Hanno anche cercato di individuare differenze di comportamento delle ditte nelle 4 nazioni britanniche. I dati provengono dai registri volontari delle ditte disponibili nell’ambito dell’iniziativa EFPIA, [2] un’iniziativa dell’industria farmaceutica europea di cui abbiamo scritto nella Lettera 62 di Settembre 2018 dato che è operativa anche in Italia. Per ovviare a possibili carenze dei registri volontari, i ricercatori hanno effettuato dei controlli anche sui rapporti annuali e i siti internet delle associazioni professionali e di pazienti interessate.

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Come gli studenti di medicina generale francesi sono formati a gestire il marketing aziendale

In Francia, come altrove, gli operatori sanitari sono esposti alla promozione di Big Pharma in modo massiccio e frequente, con effetti deleteri sulla qualità delle prescrizioni e sull’ammontare della spesa sanitaria. Sebbene la formazione sul conflitto di interessi faccia parte della carta etica e deontologica delle facoltà di medicina e odontoiatria adottata a fine 2017, gli studenti sono ancora poco consapevoli di questo tema.

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Dopo 23 anni dall’introduzione degli Orphan drugs in UE siamo di fronte a un reale progresso?

Un Orphan Drug (OD) è un farmaco potenzialmente curativo per malattie definite rare. In realtà sarebbe più corretto il termine farmaco per malattia orfana, sia di terapia sia di una ditta farmaceutica disposta a investire molto denaro per pochi pazienti. Milioni di pazienti soffrono di malattie cosiddette rare, solo in Europa sarebbero 30milioni per più di 6.000 diverse affezioni, molte delle quali senza una cura specifica. Sviluppare OD è dunque un problema cruciale. D’altro canto, è importante anche sapere se funzionano realmente, dal momento che i requisiti per la loro approvazione sono stati finora molto deboli, a fronte di costi decisamente elevati. Purtroppo, molti medici li prescrivono solo perché sono delle novità, senza conoscerne il reale valore terapeutico. [1]

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Richiesta di una discussione aperta sulle basi scientifiche che giustifichino l’insistenza dell’OMS nel richiedere ripetute vaccinazioni anti-COVID-19

Pur riconoscendo che COVID-19 non rappresenta più un PHEIC (emergenza sanitaria pubblica di portata internazionale), l’OMS insiste nel sostenere la vaccinazione mondiale con vaccini la cui efficacia e sicurezza sono sempre più in discussione. Tale sostegno è ribadito nonostante l’evidenza che, anche nei paesi con coperture vaccinali molto elevate, l’epidemia non è stata fermata. E nonostante le prove di perdita d’efficacia, con maggiore e crescente tasso di infezione a ogni booster in soggetti vaccinati rispetto ai vaccinati con due sole dosi e rispetto ai non vaccinati [allego alcuni esempi importanti].1,2,3

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