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Le vie del farmaci

Le vie dei farmaci di Michele Mellara e Alessandro Rossi, è stato premiato come miglior documentario italiano al Festival del Cinema di Torino del 2007. Partendo dalla denuncia  dell’accesso ai farmaci essenziali negato ai poveri, il documentario illustra le “vie” con cui vengono prodotti, commercializzati e promossi i farmaci nel Nord e nel Sud del mondo. Diritti alla salute negati e guadagni impressionanti delle case farmaceutiche, difesa a oltranza dei brevetti e una promozione dei farmaci attuata a tutti i livelli, dai governi fino ai medici. Di fronte a questa situazione e alla crescente privatizzazione dell’assistenza sanitaria – con il consenso dei governi – gli autori concludono chiedendosi “Per quanto tempo ancora l’accesso ai farmaci essenziali resterà un problema esclusivo dei paesi poveri?”.

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Inventori di malattie

La puntata del 5 agosto 2009 di “C’era una volta” su RAI-3, intitolata Inventori di malattie, era dedicata al fenomeno soprannominato disease mongering (commercio delle malattie).

Tutto il filmato è intercalato da brani di un vecchio film che racconta la storia del dottor Knock, che riusciva a convincere i suoi pazienti sani di essere ammalati, guadagnando soldi a palate. Un metafora spiritosa ma preoccupante. Nella scheda della trasmissione si legge: “Il servizio mette in evidenza come l’industria farmaceutica finanziarizzata sia oggi in qualche modo costretta ad ingigantire – spesso con attente strategie di marketing della paura – nuove malattie pur di assicurare un rendimento crescente delle proprie azioni. I danni a carico della collettività mondiale e della sua salute sono incredibilmente evidenti. In America più di 5 milioni di bambini vengono trattati con psicofarmaci, semplicemente perché “troppo” vivaci.

Vedi il servizio

 

Il marketing del farmaco

E’ un documentario d’inchiesta di Paolo Barnard trasmesso su Report l’11/10/2001, replicata il 15/2/2003, che descrive le tecniche di promozione dei farmaci. Un ex-informatore del farmaco racconta i retroscena dell’attività svolta nei confronti dei medici. Nell’introduzione Milena Gabanelli legge una dichiarazione del farmacologo Silvio Garattini (Direttore dell’Istituto Mario Negri di Milano) su una rivista di economia politica: “Gli informatori hanno il compito di illustrare i vantaggi dei propri farmaci rispetto a quelli offerti dai prodotti dei concorrenti, poiché sono pagati e fanno carriera sulla base dell’aumento delle vendite, è assai improbabile che nelle loro conversazioni si soffermino a illustrare gli effetti tossici o i punti di debolezza dei loro prodotti. […] La pressione propagandistica si traduce in una cifra che va dal 30 al 50% di medicina non necessarie”.

Guarda la trasmissione

 

The constant gardener

Un film di Fernando Meirelles, tratto dal libro omonimo di John Le Carrè che racconta la storia di una giovane donna uccisa per aver scoperto i traffici delle multinazionali e del governo inglese per la sperimentazione di un farmaco in Africa. il marito, un diplomatico inglese, ricostruisce come si sono svolti i fatti. Sconvolgenti. Ma verosimilmente la realtà non lo è meno.

Vedi un commento e la trama del film

 

Sicko

Nel suo film del 2007 Sicko, Michael Moore descrive gli effetti drammatici di un sistema sanitario privatizzato come quello degli USA. Lo fa raccogliendo le storie di tanti cittadini americani abbandonati senza pietà alla loro malattia, senza diritto alle cure. Per pagarsi le cure arrivano a dover vendere la casa o fare lavori logoranti all’età di 80 anni. E c’è chi muore perchè si vede rifiutato il ricovero o un intervento indispensabile per salvargli la vita. E intanto l’Industria della salute e suoi azionisti ottengono “profitti osceni” (così li chiama Moore che snocciola cifre da capogiro) noncuranti del fatto che la gente soffre e muore. Lo stupore di Michael Moore per la protezione data alle persone dai servizi sanitari pubblici di altri Paesi, anche europei, ci fa toccare con mano l’importanza di ciò che ancora abbiamo in Italia. Fino a quando?

Guarda il sito ufficiale di Sicko

 

Dalla parte delle bambine

Falò, trasmissione televisiva della Svizzera italiana, ha mandato in onda venerdì 8 ottobre un altro servizio sulla vaccinazione contro il papillomavirus dopo quello trasmesso nel 2008. Attraverso una serie di interviste a diversi professionisti, l’inchiesta di Harry Haner e Serena Tinari mette in luce le controversie che hanno accompagnato la decisione di introdurre la vaccinazione nelle adolescenti. Controversie che riguardano le informazioni sulla frequenza del tumore, sull’efficacia e sicurezza del vaccino, oltre al discusso problema delle relazioni finanziarie con l’industria farmaceutica dei ricercatori e dei componenti delle commissioni che decidono le strategie vaccinali.

Vedi la trasmissione di Falò

 

“Profumo”, video su inceneritori, discariche e pediatri

Il 31 ottobre è andato in onda su BLOB (programma di RAI3 ideato da Enrico Ghezzi) un video di Fabio Masi sulle discariche campane. Si legge nell’introduzione al video su Vimeo: “PROFUMO forse vuol ricordare ciò che alcuni cittadini campani avvertono, ma che sicuramente la televisione ancora non è in grado di trasmettere. ma vuole anche significare quello che molti tra noi non sembrano aver ancora compreso: chi crea e gestisce le emergenze … chi rende insopportabile il lezzo delle discariche … è servo di un potere che vuole bruciare tutto. “Dio ricicla, il diavolo brucia”. Sono intervenuti: Daniele Castri – Ref.legale Coordinamento Comitato “No Inceneritore di Albano”, la dott.ssa Maria Grazia Sapia – Società Italiana di Pediatria (Referente Bambino e Ambiente), il prof. Dominique Belpomme – Association pour la Recherche Théraupetique Anti-Cancereuse (ARTAC) e il dott. Ernesto Burgio – Coordinatore Comitato Scientifico ISDE / Com Scientif. ARTAC

Guarda il video PROFUMO

 

La storia delle cose

Tre video che raccontano da dove arrivano e come vengono smaltite tutte le cose che usiamo e l’impatto che questo ha sull’ambiente e sugli esseri umani

La storia delle cose 1

La storia delle cose 2

La storia delle cose 3

Obsolecenza pianificata – discariche e inceneritori

La storia dell’acqua in bottiglia

 

Questo vaccino è una truffa, dice il Ministro della sanità polacco

L’intervento che Ewa Kovacz, Ministro della sanità polacco, ha tenuto il 5 novembre 2009 in Parlamento sui vaccini contro l’H1N1, ha fatto in poche ore il giro del mondo su YouTube. La Ministra ha esordito dicendo che durante vent’anni di lavoro come medico di famiglia, la sua priorità è sempre stata: “prima di tutto non nuocere” e va avanti …  “Qual è il dovere di un Ministro della Sanità? Firmare un accordo nel migliore interesse del popolo polacco o nel migliore interesse delle compagnie farmaceutiche?”  Si è lamentata poi del fatto che ancora non si hanno studi sufficienti sui vaccini contro l’H1N1. E se sono sicuri perchè chi li produce non si vuole prendere responsabilità in caso di danni e la scarica su chi li acquista? Una bella domanda.

Guarda il video con i sottotitoli in inglese

 

Pandemia: audizione dell’OMS al Parlamento Europeo

Il 26 gennaio 2010 si è tenuta a Strasburgo un’audizione pubblica presso l’Assemblea Parlamentare del Consiglio Europeo (PACE), organizzata dal Committee on Social, Health and Family Affairs, alla quale l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) era invitata a rispondere sulla gestione dell’influenza suina (vedi l’agenzia AGI e l’articolo del Daily Mail tradotto da ComeDonchisciotte). Dopo l’intervento dell’epidemiologo Wolfang Wodarg (già Presidente della Commissione sanità del Parlamento europeo) – che ha sollevato il problema – e le prime risposte di Keiji Fukuda dell’OMS e Luc Hessel rappresentante delle Industrie di vaccini europee, si è aperto un ampio e vivace dibattito che ha coinvolto personalità di vari paesi europei. La discussione ha messo in luce un clima diffuso di perplessità per le scelte fatte dall’OMS e per il ruolo svolto dall’industria in tutta questa vicenda. Ci auguriamo che sia l’inizio di un’ampia riflessione sugli attuali meccanismi delle decisioni di sanità pubblica e sugli effetti dei legami tra gli esperti delle commissioni dei più alti livelli decisionali e l’industria farmaceutica. Si tratta di un evento di particolare interesse, da seguire con attenzione. La stampa italiana non ne ha dato notizia.

Vedi tutta la documentazione sull’udienza

Leggi il commento di Paul Flynn (parlamentare del Regno Unito)

 

Inchiesta di Falò sulla pandemia

La trasmissione della Svizzera italiana Falò, ha mandato in onda il 25 febbraio 2010 un servizio di inchiesta sulla recente pandemia. Un servizio ricco di interviste a esperti indipendenti come Tom Jefferson della Cochrane Collaboration e a diversi Parlamentari europei. Il tedesco Wolfgang Wodarg – già presidente della Commissione sanità del Parlamento europeo, estensore della mozione per chiedere chiarimenti all’OMS sulla gestione della pandemia – fa notare che la scomparsa improvvisa del criterio di gravità (elevata morbilità e mortalità) dalla definizione di pandemia, ha abbassato drasticamente la soglia dell’allerta mondiale, facendo scattare la macchina degli “affari”.  Il senatore polacco Piotr Wach spiega come mai il suo governo si è rifiutato di  acquistare il vaccino pandemico e riferisce che, ciononostante, nel suo paese i casi di influenza suina sono stati ugualmente frequenti o forse meno che altrove. La svizzera Liliane Maury Pasquier, presidente della Commissione sanità del Parlamento europeo, si dichiara insoddisfatta delle risposte dell’OMS durante l’udienza del 26 gennaio e sottolinea che “da una decina d’anni l’OMS ha introdotto il PPP (Partenariato Pubblico Privato). E’ un po’ come invitare la volpe in un pollaio ma è colpa degli Stati che non hanno voluto dare all’OMS le risorse per avere i suoi esperti. L’OMS ha dovuto trovare altrove i mezzi per finanziare le sue attività”. Una vicinanza tanto stretta porta con sé qualche rischio? Certo non rasserena la carrellata del servizio di Falò, sui legami tanto stretti – non sempre dichiarati – di vari esperti dei Comitati per le strategie vaccinali dell’OMS con l’industria che produce i vaccini. L’inchiesta si sposta poi a La Gloria in Messico, epicentro della pandemia. La poca chiarezza sulle cause delle gravi infezioni respiratorie che hanno colpito allora e tuttora colpiscono la popolazione intossicata dall’inquinamento industriale, malnutrita e mal curata, aumentano la sensazione di una vicenda dai contorni confusi ben lontana dalle certezze granitiche che ci vengono trasmesse dalle notizie ufficiali.

Guarda il servizio di Falò

 

Vaccinare contro il papillomavirus, una speranza qualche dubbio

La trasmissione Falò della televisione svizzera italiana, ha mandato in onda il 28 agosto 2008 un servizio sulla vaccinazione contro il papillomavirus. Diversi cantoni della Svizzera hanno programmato l’offerta del vaccino a tutte le ragazze tra gli 11 e i 19 anni. Nel servizio sono riportate le interviste a diversi soggetti coinvolti nella strategia vaccinale, dai funzionari pubblici ai medici, alle stesse ragazze che esprimono i loro diversi pareri. Di particolare interesse, l’intervista ai ricercatori finlandesi che raccontano perchè in Finlandia la decisone su questa vaccinazione è diversa da quella di tutti gli altri paesi del mondo. Per disporre di conoscenze solide sull’efficacia del vaccino, che oggi sono insufficienti, stanno svolgendo un grande studio di popolazione a lunga scadenza, che coinvolge decine di migliaia di ragazze in parte vaccinate e in parte no, che permetterà di prendere decisioni in base ai dati.

Il servizio di Falò sul vaccino contro il papillomavirus