Timeo Danaos et dona ferentes

La notizia sottostante ci era sfuggita; ma i NoGrazie sono attenti e ce l’hanno segnalata. Ve la proponiamo così come appare sul sito www.notiziariochimicofarmaceutico.it/2018/01/08/dispositivi-medici-stop-alle-sponsorizzazioni-dirette-delle-partecipazioni-ai-convegni/, con l’aggiunta di un brevissimo commento.

 

L’industria dei dispositivi medici ha deciso di cambiare nettamente approccio per quanto riguarda le sponsorizzazioni dirette delle partecipazioni ai convegni da parte dei medici e dei professionisti della sanità nel loro insieme. Dal 1 gennaio 2018, infatti, i nuovi codici di condotta adottati dalle principali associazioni industriali rappresentative della categoria ai quattro angoli del globo (MedTech Europe per l’Europa, AdvaMed per la Cina, ApacMed per la regione Asia-Pacifico e Mecomed per il Medio oriente e il Nord Africa) hanno chiuso alla possibilità per le aziende di sostenere economicamente la partecipazione a congressi e seminari di uno specifico medico o sanitario, incluse le tasse di registrazione e il pagamento delle spese di viaggio, vitto e alloggio. Lo ha comunicato un Joint statement firmato dalle quattro associazioni dei produttori di dispositivi medici e pubblicato sui rispettivi siti.

“La collaborazione e le interazioni con i professionisti della sanità e le organizzazioni sanitarie deve essere trasparente, e deve essere bilanciata rispetto al bisogno degli professionisti della sanità di prendere decisioni indipendenti riguardo alla cura e al trattamento dei pazienti”, si legge nel comunicato congiunto. L’aspettativa è quella di liberare risorse da poter dedicare in futuro alle strategie formative delle singole aziende rivolte a opportunità ad alto impatto formativo, sempre nel rispetto degli standard etici elevati che hanno da sempre caratterizzato il mondo delle tecnologie medicali. Il comunicato congiunto sottolinea come il supporto delle industrie medtech alla formazione del personale sanitario sia critico per l’avanzamento delle tecnologie del settore, caratterizzato da un tasso di evoluzione particolarmente elevato in campo elettronico, meccanico e delle proprietà fisiologiche, a beneficio dei pazienti.

L’iniziativa è il risultato di anni di confronto tra gli attori chiave del mondo dei dispositivi medici. Il futuro prospettato dal Joint statement indica che non saranno più le aziende a selezionare chi deve partecipare a un certo evento, e a coprire tutte le spese ad esso relative. Esse metteranno piuttosto a disposizione degli organizzatori degli eventi, degli enti sanitari o delle associazioni professionali fondi a sostegno dell’educazione e della formazione. Saranno quindi gli enti stessi a selezionare chi, all’interno del proprio staff, potrà partecipare a un certo evento. Le associazioni industriali specificano anche come le aziende continueranno le loro attività volte alla formazione specifica del personale che deve utilizzare i dispositivi medici, anche attraverso l’organizzazione di eventi interni per spiegarne gli aspetti tecnici e procedurali dell’utilizzo.

PS Certo ad essere cattivi dire “non pago io ditta il dott. Tizio che viene al convegno X, ma do dei soldi agli organizzatori del convegno X per poter invitare chi vogliono” lascia un po’ di spazio all’idea che la ditta possa suggerire agli organizzatori di invitare il dott. Tizio.