Il parere di Ben Goldacre

Sul divorzio di cui sopra ha espresso il suo punto di vista sul BMJ anche Ben Goldacre, assieme a due coautori.(1) Essi ribadiscono che la Guidance conteneva gravi distorsioni dei fatti. Affermava, per esempio, che tutte le informazioni sui trils clinici condotti dall’industria sono accessibili al pubblico. Sappiamo che non è vero: le migliori stime disponibili ci dicono che di circa la metà dei trials non sappiamo nulla. Affermava che vi è un robusto quadro di regole che impone la pubblicazione dei dati.

Anche questo non è vero: non esiste in nessun paese una legge che obblighi a rendere pubblici tutti i risultati di tutte le ricerche. Affermava che è impossibile pubblicare i risultati dei trials sulle maggiori riviste senza rendere noti tutti i risultati. Falso: solo la metà dei trials pubblicati in riviste con alto impatto sono adeguatamente registrati e il 25% non sono proprio registrati. Eccetera. Con questa serie di falsità, non si capisce proprio come riviste e associazioni importanti abbiano inizialmente sottoscritto la Guidance. Ben Goldacre l’ha chiesto; quasi tutti non si sono degnati di rispondere, i pochi che hanno risposto l’hanno fatto in maniera confusa. Inoltre, non esistono verbali delle riunioni dove la Guidance è stata discussa e approvata, non c’è una lista dei presenti né delle persone che hanno materialmente firmato l’accordo, e ovviamente non ci sono informazioni su chi ha pagato il tutto. Tutto ciò è molto strano. Ed è una vergogna.

1. Goldacre B, Carroll D, Hall E. Guidelines for collaboration with industry should be transparent. BMJ 2013;347:f6100 http://www.bmj.com/content/347/bmj.f6100?etoc=