I dati inglesi di mortalità totale 2022 per stato vaccinale anti-COVID-19 richiedono di cambiare strategie

In collaborazione con Gianni Malatesta, fisico e matematico, l’ing. Giovanni Di Palmo e lo statistico Marco Alessandria, abbiamo presentato a una rivista scientifica un articolo sui nuovi dati inglesi di mortalità totale per stato vaccinale, che cambiano in modo drastico gli scenari finora considerati e richiedono a nostro avviso un cambio altrettanto importante di strategie di contrasto alla pandemia. In attesa di ricevere la risposta della rivista e senza anticipare parti dell’articolo, preme tuttavia segnalare l’enormità del problema che traspare.

L’Ufficio Nazionale di Statistica (ONS UK) ha infatti reso disponibili i tassi standardizzati, calcolati dall’ONS stesso, dei morti in Inghilterra anche nei mesi da gennaio a maggio 2022, distinti tra non vaccinati e vaccinati con una, due o tre dosi di vaccini anti-COVID-19.[1] La drammatica novità è che i tassi di mortalità totale nei vaccinati con una o due dosi da gennaio a maggio 2022 superano sempre numericamente quelli dei non vaccinati, in tendenza o in modo statisticamente significativo. Con tre dosi la mortalità resta nel complesso ancora inferiore a quella dei non vaccinati, ma sale in tutte le classi d’età in tendenza in modo coerente, e in tre classi anche in valore assoluto negli ultimi mesi. Ciò contrasta in modo clamoroso con i dati dei corrispondenti primi 5 mesi del 2021, quando la mortalità nei vaccinati era sempre stata molto inferiore, anche se un ruolo può avervi avuto anche il cosiddetto bias del vaccinato (o dell’aderente) sano, sorprendentemente importante quanto misconosciuto ai più. In base a questo bias, riscontrabile in moltissimi campi dell’epidemiologia, chi aderisce volontariamente a un trattamento ha tassi di mortalità totale inferiori anche di 2 o persino di 3-4 volte rispetto a chi non aderisce, per motivi tuttavia indipendenti dal trattamento stesso. Non c’è però motivo di pensare che tale bias sia venuto del tutto meno nel 2022, in cui però altre potenti forze stanno trainando un aumento di mortalità.

I drammatici dati del 2022 fanno pensare a possibili fattori di danno emergenti associati allo stato vaccinale, in particolare agli inoculi ripetuti, e richiedono una urgente ridiscussione delle strategie finora adottate. Chi desiderasse approfondire questo tema, può farlo con la presentazione tenuta dal sottoscritto nell’incontro di InfoVax evidence based e strategie anti-COVID-19 di domenica 30 ottobre 2022. [2] Qui mi limito a riportare l’impressionante eccesso di mortalità rilevato nel network EuroMOMO, [3] che pubblica i dati settimanali di mortalità nei paesi europei (e di Israele) che inviano tali dati, nei bambini da 0 a 14 anni, dato non riportato nell’articolo di cui in premessa. In questo caso la mortalità non è suddivisa in base allo stato vaccinale dei bambini, come per i dati ONS riferiti a soggetti dai 10 anni in su, ma colpisce il fatto che la curva di mortalità 2021, che proseguiva la discesa del 2020 fino alla settimana 20 circa, si inverta dalla settimana 22, data in cui l’EMA ha autorizzato la somministrazione del vaccino Pfizer ai bambini dai 12 ai 15 anni. Da quel momento la curva dell’eccesso di mortalità ha iniziato a salire senza accennare ad arrestarsi, come mostra ancor meglio la seconda slide riprodotta, che ha incollato la curva 2022 nel punto in cui terminava quella del 2021.

A nostro avviso, per principio di precauzione, si imporrebbe subito una moratoria quanto meno della vaccinazione dei bambini di 0-11 anni, che allo stato delle conoscenze corrono rischi minimi da COVID-19, a maggior ragione con le varianti oggi dominanti, senza ricevere dalle vaccinazioni neppure vantaggi nella protezione della comunità;[4-6] e una moratoria della spinta a vaccinare/rivaccinare ragazzi e giovani-adulti non ancora vaccinati, nonché in genere della pressione a ricevere nuovi inoculi rivolta a chi non ne avesse forti indicazioni mediche.

Alberto Donzelli

1. Deaths by vaccination status, England – Office for National Statistics

2. https://drive.google.com/file/d/1cXTkiaXPRpaFaphkj3JVTsCQuUd3XN1W/view?usp=share_link; https://cmsindipendente.it/infovax; slide dalla 56 in poi

3. Graphs and maps — EUROMOMO

4. Dorabawila V, Hoefer D, Bauer UE, et al. Risk of infection and hospitalization among vaccinated and unvaccinated children and adolescents in NewYork after the emergence of the Omicron variant. JAMA 2022;327:2242-4

5. Sacco C, Del Manso M, Mateo-Urdiales A, et al. Effectiveness of BNT162b2 vaccine against SARSCoV-2 infection and severe COVID-19 in children aged 5-11 years in Italy: a retrospective analysis of January-April, 2022. Lancet 2022;400:97-103

6. Lin DY, Gu Y, Xu Y, et al. Effects of vaccination and previous infection on Omicron infections in children. N Engl J Med 2022;387:1141-3

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