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Piano nazionale vaccini: botte e risposte

 

8 Novembre 2015-Lettera aperta alla ministra Lorenzin

In queste ultime settimane si è discusso molto del piano nazionale vaccini 2016-2018, la cui approvazione da parte della Conferenza Stato Regioni sembrava in forse fino all’altro ieri a causa soprattutto di una presunta mancanza di copertura finanziaria, problema sollevato anche dal Ministero dell’Economia e che sarà probabilmente risolto. Molta discussione è stata sollevata anche dall’ipotesi di rafforzare l’obbligatorietà di alcune vaccinazioni reintroducendo l’esclusione dall’iscrizione scolastica per i bambini non vaccinati; ipotesi per fortuna smentita in conferenza stampa dopo l’ultimo Consiglio dei Ministri. Il rafforzamento dell’obbligatorietà sarebbe giustificato da un presunto, ma non dimostrato,[1] calo dei tassi di copertura per qualche vaccinazione, con un conseguente aumento dei casi di malattia.

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Giornata contro la polmonite: MSF per un vaccino giusto

New York/Roma, 12 novembre 2015. L’organizzazione medico-umanitaria Medici Senza Frontiere (MSF) lancia oggi la petizione globale “A Fair shot: il vaccino giusto al prezzo giusto” per chiedere alle aziende farmaceutiche Pfizer e GlaxoSmithKline (GSK) di ridurre il prezzo del vaccino antipneumococcico, causa di una ampia gamma di infezioni tra cui la polmonite, a 5 dollari statunitensi per bambino (per tutte e tre le dosi) in tutti i Paesi in via di sviluppo.

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Brevetti e costi esorbitanti di farmaci salvavita

L’importante relazione tra la l’esame dei brevetti effettuato dagli uffici nazionali preposti e il diritto dei cittadini ad accedere ai farmaci non sempre è stata ben compresa. Troppo spesso queste sono visti come funzioni o responsabilità dello Stato non collegate tra loro. E il motivo è chiaro: i requisiti di brevettabilità non sono definiti dagli uffici brevetti, ma spesso da giudici, tribunali, leggi o trattati. Questo succede quando la politica sui brevetti è messa in pratica in isolamento, piuttosto che guidata dalle politiche di sanità pubblica.

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Si può ridurre l’eccesso diagnostico e terapeutico?

“La minaccia che la medicina attuale rappresenta per la salute della gente è analoga alla minaccia rappresentata dal volume e dall’intensità del traffico per la mobilità, alla minaccia rappresentata dall’istruzione e dai media per l’apprendimento, e alla minaccia rappresentata dall’urbanizzazione per la capacità di fare le case.” Ivan Illich, Nemesi medica, 1976

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Il linciaggio morale dei NoGrazie è efficace ☺

Sono iscritto alla Società Italiana di Reumatologia (SIR) ed ho deciso di non partecipare più al congresso annuale, per varie ragioni, soprattutto economiche, visto che ora, da pensionato, pagherei di tasca mia, ma anche per evitare il linciaggio (morale) dei NoGrazie. La tassa d’iscrizione è oramai vicina all’affitto mensile di un mini arredato, poi c’è il pernottamento, in hotel a 3 o 4 stelle (gli unici proposti, vicini) per almeno 3 notti, e il viaggio, spesso in località raggiungibili in tempi accettabili solo con l’aereo. In passato non mi facevo molti scrupoli e partecipavo quasi regolarmente, anche se immaginavo che l’evento fosse completamente finanziato dall’industria farmaceutica. Le Società Scientifiche lo sanno bene e possono così gonfiare a dismisura la tassa d’iscrizione.

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Appropriatezza secondo Slow Medicine e Medicina Democratica

Slow Medicine, movimento di professionisti e cittadini per una cura sobria rispettosa e giusta, ritiene che il Decreto Ministeriale “sull’appropriatezza prescrittiva” sia una buona occasione per affrontare un argomento che quasi mai viene affrontato in modo costruttivo. Slow Medicine ha sempre richiamato l’attenzione dei professionisti su questo tema, troppo spesso condizionato dagli interessi del mercato, e ha sempre sollecitato i professionisti a farsi carico in prima persona del problema.

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Paroxetina inefficace e dannosa negli adolescenti

Esiste uno studio che raggiunge il record nel riunire il maggior numero di caratteristiche deteriori, il fenomeno del ghostwriting, l’occultamento dei dati negativi, la distorsione e falsificazione dei risultati e l’uso indiscriminato di questi ultimi per incrementare vendite off label. Si tratta dello studio 329, condotto tra il 1994 e il 1998 da Smith Kline Beecham, dal 2000 Glaxo Smith-Kline (GSK), con l’obiettivo di valutare l’efficacia della paroxetina (commercializzata come Paxil® e Seroxat®) e dell’imipramina verso placebo, nella depressione maggiore degli adolescenti.

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Promozione commerciale di farmaci innovativi?

Da quasi cinquant’anni l’anticoagulante usato da milioni di persone nel mondo è il warfarin, dal costo di pochi euro. Ora ci sono altri tre nuovi farmaci (Pradaxa, Xarelto and Eliquis) che hanno la stessa efficacia del vecchio prodotto, ma costano molto, molto di più. Il loro vantaggio consiste unicamente nel fatto che non si devono fare controlli periodici del sangue o evitare certi cibi che possono farne variare l’attività come nel caso del warfarin. La battaglia per la loro promozione è veramente furiosa; per questi tre farmaci le case produttrici hanno speso in tutto 19.4 milioni di $ negli ultimi 5 mesi del 2013. Questa elevata somma di danaro è stata impiegata in maggior parte per inviti a pranzo, ospitalità in albergo, iscrizione a congressi o per onorari a medici esperti che spiegassero le caratteristiche estremamente simili dei 3 prodotti.

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Richard Horton, sibillino ma non troppo

What is medicine’s 5 sigma? Questo il titolo sibillino di un editoriale del Lancet firmato dal suo direttore, Richard Horton.(1) Il quale scrive che la scienza ha fatto una svolta nel buio. Si riferisce al resoconto di un incontro a porte chiuse fra addetti alla sanità tenutosi a Londra all’inizio di aprile di quest’anno, in cui si è discusso sulla riproducibilità e affidabilità della ricerca biomedica.

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Sanofi e manuale Roversi: a volte ritornano

Ricordate la vicenda del manuale Roversi offerto da Sanofi Avensis ai neolaureati e consegnato presso gli Ordini dei Medici durante la cerimonia del Giuramento di Ippocrate? Un modo per dare l’imprinting SìGrazie ai giovani medici. Ce ne eravamo occupati nel 2014 sollevando un bel po’ di rumore e ottenendo che alcuni Ordini dei Medici provinciali rinunciassero alla consegna e rispedissero il manuale al mittente. Gli effetti delle nostre critiche si sono fatti sentire anche nel 2015 e molti Ordini dei Medici non hanno ripetuto l’iniziativa. Ma altri sì. Riportiamo qui sotto un breve resoconto su quanto successo scritto da Amelia Beltramini.

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