Lettera aperta al presidente Putin

Мы, российские врачи, медсестры, медбратья и фельдшеры, выступаем решительно [удалено по требованию РКН, КоАП РФ, УК РФ], совершаемых российскими вооруженными силами на территории Украины.

Noi, medici, infermieri e paramedici russi, fermamente [cancellato su richiesta del Russian Supervisory Committee, dell’Administrative Code of the Russian Federation, del Criminal Code of the Russian Federation] messo in atto dall’esercito russo [cancellato su richiesta del Russian Supervisory Committee, dell’Administrative Code of the Russian Federation, del Criminal Code of the Russian Federation]. Non cerchiamo colpevoli e non giudichiamo nessuno. La nostra missione è salvare vite umane. È difficile immaginare una professione più umana di quella del medico. E ora, in questo momento difficile per entrambi i paesi, facciamo un appello per un’immediata cessazione delle ostilità e per una soluzione pacifica di tutte le questioni politiche.

Come sempre, non dividiamo le persone in amici e nemici. Abbiamo giurato di aiutare tutti, indipendentemente da nazionalità, religione o visione politica. Ma oggi il nostro aiuto non basta. La guerra si prenderà molte vite e menomerà così tanti destini che non avremo il tempo di portare aiuto nonostante i nostri sforzi. Ognuno griderà di dolore e piangerà alla propria mamma nella stessa lingua. Ogni proiettile o pallottola, anche se non raggiungerà il bersaglio e non priverà qualcuno della vita, porterà paura, panico e dolore. Dolore che farà contrarre il cuore. Il cuore di ognuno proverà dolore. Civili. Soldati. Madri e mogli di soldati. Bambini. Nessuno merita questa paura. Nessuno merita di essere ucciso o ferito. Per sbaglio o intenzionalmente.

I nostri parenti, amici, pazienti e colleghi si trovano in territori sotto attacco. Non c’è un solo individuo tra loro che non tragga beneficio [cancellato su richiesta del Russian Supervisory Committee, dell’Administrative Code of the Russian Federation, del Criminal Code of the Russian Federation]. Non possiamo isolarci da dolori e sofferenze che aumentano ogni minuto.

La vita umana non ha prezzo. Basta un attimo per essere uccisi in azione, mentre il trattamento e la guarigione delle vittime possono durare anni. E per gli attimi della guerra di oggi pagheremo per molti anni a venire. Non importa come si giustifichi l’uso di armi letali, restano mortali. Mortali e causa di dolore e sofferenza. Pertanto, per fedeltà al nostro giuramento e per un trattamento umano e ugualitario per tutti, chiediamo la sospensione immediata di tutte le operazioni che usano armi letali.

https://www.bmj.com/content/376/bmj.o535

LEGGI TUTTA LA LETTERA 101