Il marketing dei vaccini in India

La rivista indiana Outlook ha pubblicato una serie di articoli sul business dei vaccini in India. Nel primo articolo, Vaccine vendors’ greed gone viral (L’avidità dei venditori di vaccini è diventata virale),(1) si denuncia l’eccessivo uso di vaccini sempre più costosi e a volte di non provata efficacia nel settore sanitario privato, prevalente in India rispetto a quello pubblico. In questo settore, i prezzi sono gonfiati tra il 30% e il 300% in più rispetto a quelli pagati nel settore pubblico, ovviamente a carico degli utenti. C’è una totale mancanza di regolazione del mercato e non vi sono registri affidabili.

 

 

 

L’Associazione Indiana di Pediatria (AIP) si è trasformata in una lobby al servizio dell’industria.
Molti associati hanno rivelato al giornalista che firma l’articolo, dopo aver garantito l’anonimità, che una volta approvata l’immissione sul mercato di un nuovo vaccino i loro ambulatori sono presi d’assalto dai rappresentanti dell’industria che distribuiscono regali e finanziamenti di ogni tipo in cambio di prescrizioni. L’AIP stessa riceve numerose ricche donazioni da ditte indiane e straniere: 55 milioni di rupie nel 2016 (oltre 800.000 euro). E non esistono regole per gestire questi conflitti d’interesse

Il secondo articolo, “Free” vaccines aren’t free of the foreign hand (I vaccini gratuiti non sono liberi da mano straniera),(2) l’autore analizza la risposta del governo indiano al problema di cui sopra. In pratica una non risposta, portando il giornalista a chiedersi se il governo usi le finanze pubbliche per la salute dei cittadini o per i profitti delle ditte, in maggioranza multinazionali straniere. Sembra infatti essere assente una politica nazionale sui vaccini, il cui mercato è completamente libero, una volta approvato il prodotto.

Il terzo articolo, Pharma money is corrupting pediatric academy (Il denaro di Big Pharma sta corrompendo la pediatria accademica),(3) è un’intervista al Dr Vipin Vashishtha sui rapporti tra l’AIP e l’industria. Dopo aver scritto una lettera aperta in cui denunciava la corruzione rampante all’interno dell’associazione, il Dr Vipin Vashishtha è stato espulso dalla stessa. In particolare, aveva rivelato come molti pezzi grossi dell’AIP fossero membri dei comitati consultivi delle ditte e ricevessero emolumenti di vario tipo per organizzare, per conto delle stesse, programmi di ECM, ovviamente senza rivelare la provenienza dei fondi. Gli stessi accademici erano anche responsabili delle raccomandazioni sul calendario vaccinale da usare negli ambulatori pediatrici.

Il quarto e ultimo articolo, No need to regulate the private sector (non c’è bisogno di regolare il settore privato),(4) contiene un’intervista a Pradeep Haldar, vice direttore per le vaccinazioni presso il ministero della salute e presidente del comitato nazionale per i vaccini in India. L’intervistato conferma la totale assenza di regolamentazione per i vaccini nel settore privato, che tende ad attuare più su base individuale che collettiva, senza attenersi cioè alle politiche e alle priorità della salute pubblica. Normale, secondo il funzionario, che nel settore privato si usino più vaccini che in quello pubblico, anche in conseguenza della domanda da parte di famiglie che se li possono permettere.

A cura di Adriano Cattaneo

  1. http://www.outlookindia.com/magazine/story/vaccine-vendors-greed-gone-viral/298718
  2. http://www.outlookindia.com/magazine/story/free-vaccines-arent-free-of-the-foreign-hand/298722
  3. http://www.outlookindia.com/magazine/story/pharma-money-is-corrupting-paediatrics-academy/298720
  4. http://www.outlookindia.com/magazine/story/no-need-to-regulate-the-private-sector/298723