I dati resi pubblici da Big Pharma sono solo una parte di quelli in suo possesso

Questo studio pubblicato su PLoS Med icine compara le informazioni disponibili sui Clinical Study Reports (CSR), cioè le relazioni dettagliate sui trials clinici in possesso delle ditte farmaceutiche e rese disponibili volontariamente per questo studio, con quelle disponibili al pubblico nelle riviste mediche o nei documenti per la registrazione dei farmaci.(1)

Gli autori hanno preso un campione di 101 trials su 16 farmaci e 1080 pazienti condotti tra il 2006 e il 2011. Per tutti i 101 trials era disponibile un CSR; per 86 vi era almeno un documento pubblico, per 65 almeno un articolo su riviste mediche, per 50 un documento per la registrazione del farmaco. I CSR fornivano informazioni complete sui risultati nell’86% dei casi, gli altri documenti combinati nel 39%. Considerando non solo i risultati, ma tutte le altre informazioni, i CSR raggiungevano una completezza variabile tra il 78% e il 100%, mentre i documenti pubblici andavano dal 20% al 53%. Tutte le differenze sono statisticamente significative e sono probabilmente sottostimate, visto che si tratta di un campione selezionato (dalle ditte) di CSR. Lo studio conferma che molti dati importanti dei clinical trials condotti da Big Pharma restano nascosti e che la richiesta di rendere pubblici tutti i dati è fondamentale in un’ottica di salvaguardia della salute. Ormai è chiaro che non si può più presumere di essere in grado di prescrivere un farmaco conoscendone tutti i rischi e i benefici.

1. Wieseler B, Wolfram N, McGauran N et al. Completeness of reporting of patient-relevant clinical trial outcomes: comparison of unpublished clinical study reports with publicly available data. PLoS Med 10(10): e1001526. doi:10.1371/journal.pmed.1001526 http://www.plosmedicine.org/article/info%3Adoi%2F10.1371%2Fjournal.pmed.1001526