Farmaci da scartare, per migliorare le cure: bilancio 2017

La rivista francese Prescrire (Rev Prescrire 2017;37(400):137-48) ha aggiornato l’elenco dei farmaci “da scartare”. Questa volta si tratta di farmaci commercializzati sul territorio europeo, non solo in Francia. A questo sito http://www.prescrire.org/fr/3/31/52690/0/NewsDetails.aspx è possibile scaricare liberamente il documento completo, in francese. Ci siamo limitati a tradurre il riassunto e a riportare la lista dei farmaci da scartare. Il lettore interessato alle ragioni per le quali un farmaco dovrebbe essere scartato, e per quali indicazioni, dovrà leggere l’articolo in originale.

 

 

 

Riassunto

  • Per aiutare a scegliere la qualità delle cure ed evitare danni, abbiamo aggiornato nei primi mesi del 2017 la lista dei farmaci che Prescrire consiglia di scartare, per curare meglio.
  • La valutazione da parte di Prescrire del rapporto rischio-beneficio di un farmaco in una data situazione si basa su un processo rigoroso: ricerca documentale sistematica e riproducibile, determinazione dei criteri di efficacia per i pazienti, gerarchizzazione dei dati scientifici in base al loro livello di evidenza, confronto rispetto al trattamento standard, presa in considerazione degli effetti avversi e di una loro quota di incognite.
  • Per questo quinto anno di pubblicazione, abbiamo ampliato questa recensione all’insieme di tutti i farmaci analizzati da Prescrire tra il 2010 e il 2016 e autorizzati nell’Unione Europea. Nei bilanci precedenti, ci eravamo limitati a quelli commercializzati in Francia. Questa analisi ha identificato 91 farmaci (tra cui 82 venduti in Francia) il cui rapporto rischio-beneficio è sfavorevole in tutte le situazioni cliniche per le quali sono autorizzati in Francia o nell’Unione Europea.
  • Il più delle volte, quando una terapia farmacologica è auspicabile, altre opzioni hanno un rapporto rischio-beneficio migliore di quello dei farmaci scartati.
  • In una situazione di stallo terapeutico, per malattie gravi, non è giustificato esporre i pazienti a gravi rischi quando l’efficacia clinica non è dimostrata. L’uso di questi farmaci nel corso di una ricerca clinica può essere accettabile, ma a condizione che si informino i pazienti delle incognite sul rapporto rischi-benefici e che sia utile una valutazione. Negli altri casi, è meglio concentrarsi sui trattamenti utili ad aiutare i pazienti a tollerare l’assenza di opzioni in grado di cambiare la prognosi o di migliorare la qualità della vita al di là dell’effetto placebo.

Lista dei farmaci da scartare

  • Cancerologia, ematologia: mifamurtide, nintedanib, olaparib, panobinostat, rabectedina, vandetanib, vinflunina, catumaxomab, defibrotide.
  • Cardiologia: aliskirene, bezafibrato, ciprofibrato, fenofibrato, dronedarone, ivabradina, nicorandil, olmesartan, ranolazina, trimetazidina, vernakalant.
  • Dermatologia, allergologia: mechitazina, omalizumab, prometazina iniettabile, tacrolimus.
  • Diabete, nutrizione: alogliptina, linagliptina, saxagliptina, sitagliptina, vildagliptina, canagliflozina, dapagliflozina, pioglitazone, bupropione + naltrexone, orlistat.
  • Dolori, reumatologia: celecoxib, etoricoxib, parecoxib, aceclofenac, diclofenac, ketoprofene in gel, piroxicam, denosumab, ranelato di stronzio, diaceréina, glucosamina, capsaicina in patch, metocarbamol, tiocolchicoside, chinina, colchicina + polvere d’oppio + tiemonio, desametasone + salicilamide + salicilato di idrossietile, prednisolone + salicilato di glicole dipropilenico.
  • Gastroenterologia: domperidone, droperidol, prucalopride.
  • Ginecologia, endocrinologia: tibolone.
  • Malattie infettive: moxifloxacina, telitromicina.
  • Neurologia: donepezil, galantamina, rivastigmina, memantina, alemtuzumab, natalizumab, teriflunomide, flunarizina, oxetorone, tolcapone.
  • Oftalmologia: ciclosporina in collirio, idebenone.
  • Pneumologia, ORL: efedrina, nafazolina, oximetazolina, fenilefrina, pseudoefedrina, tuaminoeptano, ambroxol, bromexina, folcodeina, tixocortol, omalizumab, mepolizumab, mannitolo per inalazione, nintedanib.
  • Psichiatria, dipendenze: agomelatina, duloxetina, citalopram, escitalopram, milnacipran, venlafaxina, tianeptina, dapoxetina, etifoxina, bupropione.