Fare rete tra gruppi NoGrazie e NoFreeLunch

Facilitatori: Adriano Cattaneo (NoGrazie, Italia), Christiane Fischer (MEZIS,Germania), Narendra Gupta (No Free Lunch, India), Fernando Manriquez (Medicos Sin Marca, Cile), Anne Chailleu (Formindep, Francia).

 

I facilitatori hanno a turno presentato, con o senza diapositive, i gruppi ai quali appartengono. Si è poi discusso su come raccogliere fondi per finanziare i gruppi e le attività. Queste le opzioni:

  • Quote di iscrizione annuali, adottate da qualche gruppo, con pro (entrate fisse, possibilità di pagare una segreteria) e contro (carico amministrativo e gestionale).
  • Crowfunding su singoli progetti, ma bisogna narrare una storia credibile e allettante. Usato dal gruppo di studenti francesi “La troupe du rire “ per scrivere e pubblicare il libretto tascabile sui trucchi del marketing ricavato dai documenti di HAI (vedi sopra; ndt).
  • Sussidi e sponsorizzazioni, ma i finanziatori devono essere verificati in maniera rigorosa per prevenire CdI. Inoltre, la richiesta di fondi può essere burocraticamente molto pesante (ad esempio per i fondi dell’Unione Europea).

Si è poi passati a discutere possibili attività comuni:

  • La campagna Pharmfree degli studenti USA, già replicata con successo in Francia. Per applicarla in altri paesi, come sarebbe auspicabile, c’è bisogno di una stretta collaborazione con le associazioni di studenti di medicina. Inoltre, non si tratta solo di descrivere e analizzare la situazione attuale dei CdI nei curricula delle facoltà, ma di agire per un cambiamento.
  • La creazione di un pacchetto comune di formazione sui CdI, da usare sia per i corsi di laurea che per la formazione post-laurea e post-specializzazione (con ECM).
  • Le attività di advocacy e pressione, per esempio per un Sunshine Act europeo o per leggi nazionali (il modello potrebbe essere l’attuale legislazione francese).
  • Gruppi di lavoro per l’elaborazione di linee guida sui CdI, lavoro in parte già iniziato da MEZIS.
  • Un quadro di riferimento comune per aiutare le associazioni professionali e le associazioni di pazienti a sviluppare i loro codici etici nei riguardi dei CdI, lavoro in parte già iniziato da NoGracias in Spagna.

MEZIS si è alla fine reso disponibile a raccogliere gli indirizzi di contatto dei vari gruppi nazionali per dare possibilmente inizio a una mailing list che li metta in comunicazione, per scambiare informazioni e progetti. In futuro si potrebbe creare una pagina internet comune che riporti solo una breve descrizione dei vari gruppi, con link alle pagine internet specifiche di ogni gruppo per approfondimenti. Si è anche parlato della possibilità di un secondo incontro internazionale, in data e luogo da discutere, forse tra due anni