Deprescrizione: un farmaco non è un diamante (non è per sempre)

Il 13 ottobre 2021 è stato pubblicato dall’Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali un rapporto sull’uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia nel 2019.(1) Nella prima sessione il rapporto focalizza l’attenzione su due punti:

  1. Alcune associazioni di farmaci sono riconosciute come interazioni potenzialmente dannose:

i    uso concomitante di almeno due farmaci con aumento del rischio di sanguinamento gastrointestinale fra FANS, anticoagulanti e antiaggreganti;

ii  uso concomitante di due o più farmaci a rischio di allungamento del tratto Q-T dell’ECG;

iii uso concomitante di due o più farmaci a rischio di favorire l’insufficienza renale come FANS, spironolattone, ACE inibitori e sartani.

  • Sette indicatori di appropriatezza prescrittiva, ovvero farmaci che negli anziani presentano rischi che superano i benefici: antidepressivi triciclici, citalopram/escitalopram, digossina, ketoralac, dronedarone, nifedipina a rilascio immediato, sulfaniluree.

È inevitabile sentirsi direttamente interpellati.

Un elemento di particolare interesse è la seconda sessione, intitolata alla deprescrizione farmacologica, che riporta cinque esperienze nazionali in ambiti diversi: ospedale, RSA, medicina generale. Gli strumenti proposti, le sessioni di sensibilizzazione all’argomento, la collaborazione fra farmacisti e medici e l’adesione a un protocollo, consentono di ottenere apprezzabili risultati che vale la pena di leggere e da cui trarre spunti per la pratica clinica quotidiana. La deprescrizione è fattibile in un contesto di collaborazione fra professionisti e buona intesa col paziente, che spesso appare scontento di aggiunte alla lista di farmaci da assumere. Metterla in atto richiede, però, un discreto investimento in tempo da dedicare alla visita, accettando un approccio trasversale alle varie patologie, una reale conoscenza delle caratteristiche del paziente (anche sociali e di temperamento),  mettendo definitivamente da parte la logica di una pillola per ogni disturbo. Non è casuale l’uso dell’espressione “riconciliazione farmacologica”. Buona lettura!

A cura di Mariolina Congedo

1. Osservatorio Nazionale sull’Impiego dei Medicinali. L’uso dei farmaci nella popolazione anziana in Italia. Rapporto Nazionale 2019. Roma: Agenzia Italiana del Farmaco, 2021 https://www.aifa.gov.it/documents/20142/1577699/OsMed_Farmaci_anziani_13.10.2021.pdf

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