Basta! Basta?

Gli interessi interferenti sono pervasivi. I NoGrazie, è noto, documentano e perseguono i Conflitti d’Interessi, che, nella loro forma più minuta e diffusa, sono generati da atti di comodità e cortesia (così sono percepiti): piccoli oggetti, pranzi, formazione, viaggi, congressi… che colui che presta assistenza riceve da ditte interessate ad acquisire “crediti di riconoscenza”.

Conflitti d’interessi più gravi, invece, sono quelli che sorgono quando capitale e istituzioni si uniscono per perseguire uno scopo bifido: nella finalità sociale di benessere collettivo, di progresso sanitario, si infilano le mani ambigue di interessi diversi: una mano carica di soldi e forse di competenze tecniche, l’altra portatrice di obiettivi privati e poco palesi.

Troviamo su Pressenza Agenzia di Stampa Internazionale, un proclama del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Il suo titolo grida “BASTA!” (https://www.pressenza.com/it/2021/07/ basta-con-nuclei-e-comitati-tecnici-per-un-pnrr-dei-diritti/). Denuncia figure inquietanti all’interno di un organo che dovrà valutare “progetti da decine di miliardi del PNRR”. In testa a questo organo (di 5 uomini) c’è Carlo Stagnaro, e questa nomina – è comprensibile – suscita il “Basta” del titolo: si tratta di un personaggio discusso per il forte sostegno al mercato, delle armi, del tabacco e dei trasporti, con ripetuti riferimenti a Hitler e alle sue dichiarazioni in merito alle armi. Una sintesi sul personaggio e sulle posizioni che assume è qui: https://ilmanifesto.it/recovery-plan-il-nucleo-tecnico-una-dichiarazione-di-guerra-di-draghi/ o qui: https://www.ilfattoquotidiano.it/2021/06/26/carlo-stagnaro-gli-interventi-del-nuovo-consulente-di-palazzo-chigi-autostrade-solo-private-difesa-delle-lobby-di-armi-e-tabacco/6240873/

E il tabacco torna fuori: finanziamenti persi in nuvole di fumo, e non dichiarati, per sostenere che il tabacco aiuta nella prognosi della Covid-19. Anche l’industria di alimenti discussi si impegna a suon di milioni per millantare salubrità e scansare regolamentazioni. Per l’alcol il conflitto d’interessi tra la salute e il fisco gioca a sfavore della salute, e anche l’industria dell’alcol si oppone a qualsiasi regolazione del mercato, finanzia la ricerca asservita e invade di pubblicità i media più seguiti dalle frange deboli della popolazione.

Insomma, OMS, EMA, FDA, governi, tutti per mano con tolleranza o superficialità, lasciano il flauto in bocca all’industria, che guida il girotondo, e chi sta sotto è la Gente, la Salute di tutti. Non vogliamo sminuire il gesto di Ronaldo, ma basta? là dove persino gli ospedali propagandano che i soldi della pubblicità saranno investiti in servizi. Ci vorrebbe un Sunshine Act chiaro, vincolante e globale… Basta collusioni, cointeressenze, infiltrazioni e interessi configgenti!, dicono i Movimenti per l’Acqua. Ma in un sistema che ha fame di commercio, dei suoi metodi e dei suoi frutti, qualcuno ci crede che questo basti?

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