Attivismo internazionale: lezioni dal passato e idee per il futuro

Facilitatori: Wilbert Bannenberg e Tim Reed (HAI Europe, Olanda), Peter Mansfield (Healthy Skepticism, Australia).

Peter ha analizzato i successi e gli insuccessi di MaLAM (Medical Lobby for Appropriate Marketing), un’organizzazione creata da lui stesso con altri colleghi australiani per influenzare le regole dell’industria farmaceutica. Braithwaite e Drahos (Global business regulation.

 

Cambridge: Cambridge University Press; 2004) hanno considerato MaLAM la seconda più importante organizzazione con quegli obiettivi negli ultimi decenni. Peter attribuisce quel successo alla strategia usata: scrivere e diffondere mensilmente una critica ragionata alle pratiche commerciali dell’industria. MaLAM, tuttavia, non era economicamente sostenibile e la strategia non funzionava per problemi sottili e sofisticati, per i quali i lettori tendevano a credere più all’industria che a MaLAM. E purtroppo il marketing di Big Pharma è diventato sempre più sottile e sofisticato, al punto da costringere ad abbandonare la strategia basata sui bollettini mensili.

Tim ha effettuato un’analisi simile per Health Action International (HAI). La pubblicazione della guida su come rispondere alla promozione commerciale dei farmaci, scritta in collaborazione tra HAI e OMS, è stata un successo. Importante è stato avere il nome e il logo dell’OMS in copertina, nonostante un’iniziale ritrosia. Molto successo hanno riscosso anche i seminari basati sulla guida in vari paesi; nelle Filippine, per esempio, hanno partecipato moltissimi farmacisti, grazie anche ai crediti ECM distribuiti. Questo intenso lavoro, tuttavia, non era sostenibile; sarebbe necessario incorporare i contenuti della guida nella formazione di base, per le varie lauree mediche e di salute. In un incontro recente con rettori e professori in Olanda si è discussa una strategia per inserire questo insegnamento nel curriculum di varie facoltà. La guida compie ormai sette anni ed è disponibile gratuitamente in molte lingue. Pur essendo rilevante soprattutto per i paesi a medio e basso reddito, è valida anche per l’Europa; HAI ha pubblicato a questo scopo Fact or Fiction (http://haiweb.org/wp-content/uploads/2016/10/Fact-or-Fiction-1.pdf), che a sua volta ha ispirato la produzione di un libretto da tasca in francese, pubblicato da Formindep.

I partecipanti a questo gruppo di lavoro hanno poi discusso una lista di temi e di strategie che a loro parere meritano di essere considerati prioritari per le attività future dei gruppi NoFreeLunch:

  • I CdI istituzionali, come per esempio la crescente influenza della Fondazione Gates dentro l’OMS.
  • La promozione di farmaci prima della concessione della licenza.
  • La formazione di una rete tra i gruppi che condividono obiettivi simili.
  • Il coinvolgimento di rappresentanti di un pubblico più generale.
  • La necessità di cercare il sostegno dei giovani.