Autori fantasma (ghostwriting)

Autori ospiti e fantasma (guest e ghost authors)

Un fenomeno segnalato in tempi recenti – descritto con precisione in un articolo di Adriane Fugh-Berman – è quello degli autori ospiti e fantasma. In sintesi, consiste in questo: l’industria paga un professionista di alto livello – di cui non comparirà il nome (l’autore fantasma, ghost author) – per scrivere un lavoro da pubblicare sulle riviste mediche. Una volta scritto l’articolo, l’autore fantasma lo spedisce a un autore ospite (guest author) indicato dall’industria sponsor e scelto tra i professionisti più autorevoli. L’autore ospite, ricevuto l’articolo, lo invierà a suo nome alla rivista indicata dallo sponsor. Sia l’editore che il lettore vedranno solo il nome dell’autore ospite mentre nessuno sarà in grado di sapere chi sia il vero autore (l’autore fantasma) né quanto i contenuti del lavoro possano essere stati influenzati dallo sponsor.

Di seguito alcuni esempi.

 

congresso USA e ghostwriting 

Il New York Times del 24 giugno 2010 informa che un rapporto del Congresso degli Stati Uniti, reso pubblico dal Senatore C.E. Grassley, ha esaminato il problema del ghostwriting (quando un articolo viene scritto da un autore che rimane anonimo, pagato dallo sponsor) in campo medico, richiedendo alle riviste mediche, alle facoltà di medicina e anche al National Institute of Health (NIH) di adottare ulteriori misure per assicurare l’integrità degli articoli scientifici, su cui molti medici si basano per scegliere le terapie per i propri pazienti. La manipolazione della letteratura medica può portare i medici a prescrivere farmaci più costosi o a danneggiare i pazienti … [continua]

Leggi l’articolo del New York Times

Leggi la traduzione sintetica di Guido Giustetto

non è farina del tuo sacco!

Nel luglio 2009 la Corte Federale degli US ha deciso di desecretare circa 1500 documenti relativi ad articoli scientifici anonimi (ghostwriting) successivamente ‘autorizzati’ da personaggi del mondo accademico e pubblicati strategicamente su importanti riviste scientifiche. PloS Medicine si è trovata a partecipare, con la parte lesa,  alla causa processuale che vede coinvolte case farmaceutiche produttrici di ormoni per la terapia estrogenica sostitutiva e alcune donne trattate, che successivamente hanno contratto un cancro alla mammella. Per questo motivo è stato possibile l’accesso a numerosi documenti interni all’Industria farmaceutica. La stampa ha dato rilievo a questa vicenda come testimonia l’articolo apparso sul New YorkTimes del 4 agosto scorso, che spiega come Wyeth, all’inizio di questo millennio, abbia spinto oltremodo le donne all’uso degli estrogeni in post menopausa, facendo leva su decine di articoli fatti scrivere da apposite agenzie  terziste (Writing Company). Gli articoli venivano poi proposti e firmati da importanti esponenti del mondo accademico. Nel numero di settembre di PloS Medicine, è uscito un Editoriale tutto incentrato sul fenomeno delghostwriting.

Leggi tutto l’articolo di Giovanni Peronato

Leggi l’editoriale di PloS Medicine

Leggi l’articolo del New York Times

canguri, riviste taroccate, autori fantasma, mazzette, intimidazioni e … altro

I fatti sconcertanti collegati al “caso Vioxx” non finiscono mai. Tra risarcimenti miliardari pagati dalla Merck negli USA, la scoperta di nuovi ghost o guest author e di intimidazioni, è venuta a galla una storia curiosa e inquietante. Ha riguardato inizialmente una sola rivista, l’Australasian Journal of Bone and Joint  Medicine, con tanto di board editoriale, distribuita da un gruppo di tutto rispetto come Elsevier. Cos’è che non va? George Jelinek, già membro della World Association of Medical Editors, e testimone per l’accusa, taglia corto e al processo definisce AJBJM un semplice veicolo pubblicitario (marketing publication). Successivamente viene fuori che nel catalogo Elsevier fra il 2000 ed il 2005 erano presenti altre pubblicazioni, sponsorizzate da una compagnia farmaceutica non nominata, e che apparivano in tutto e per tutto come indipendenti e peer reviewed. The Scientist  ha ottenuto di recente la lista aggiornata di queste riviste ‘taroccate’, in tutto nove. La stessa Elsevier ha poi reso noto il nome di altre 13 riviste già registrate in Australia ma ancora non uscite su carta stampata. Tra quelle già esistenti e quelle in cantiere, arriviamo a 22 … Che dire? Anche l’editoria scientifica fa la sua parte in questa corsa sfrenata al guadagno. Ai pazienti danneggiati dal Vioxx rimane quella di fare causa legale. Una ben magra consolazione per chi dovrebbe potersi fidare e “affidare” quando è ammalato.  

Leggi l’articolo di Giovanni Peronato

Leggi anche l’Esorciccio 1 l’Esoriciccio 2 l’Esorciccio 3 su Attentiallebufale

 

ospiti e fantasmi: nuovi retroscena della vicenda Vioxx

Su JAMA, nel mese di agosto 2008, sono state pubblicate una serie di lettere sconcertanti sui retroscena della vicenda Vioxx, già in parte illustrati e commentati nel mese di aprile sulla stessa rivista con un’editoriale di fuoco a firma del direttore DeAngelis. E’ venuto infatti alla luce un panorama inquietante. Dagli “autori fantasma” alla manipolazione di dozzine di studi per promuovere il rofecoxib nascondendo dati cruciali sulla sicurezza. L’editoriale sottolinea che tutto ciò può avvenire solo per tacito consenso di tutta la catena dei soggetti coinvolti (autore, editore, revisori) e giustamente ricorda che tale malcostume non è imputabile certo a una sola compagnia farmaceutica. Le conclusioni non possono che trovarci in perfetto accordo: “i medici devono essere liberi dall’ influenza finanziaria delle ditte farmaceutiche e di apparecchiature medicali, incluso l’essere relatori in manifestazioni sponsorizzate e l’accettare omaggi o regali”.

Sintesi e commento di Giovanni Peronato

Extract dell’editoriale della DeAngelis su JAMA

Abstract dell’articolo di JAMA Guest Authorship and Ghostwriting in Publications Related to Rofecoxib

Abstract dell’articolo di JAMA Reporting Mortality Findings in Trials of Rofecoxib for Alzheimer Disease or Cognitive Impairment

 

menopausa: autori fantasma per spingere la terapia ormonale

Da tempo si dibatte su rischi e benefici della terapia ormonale sostitutiva (TOS) in menopausa per contrastarne i sintomi, come le vampate di calore. Sul dilemma, ormoni sì /ormoni no, si è scritto di tutto. E mentre si cercava di capire a chi dare retta, le industrie farmaceutiche hanno avuto la meglio. Ora una poderosa documentazione sul “ghostwriting”, quella consuetudine di affidare a scrittori fantasma (“ghost” in inglese) la scrittura (“writing”) di articoli scientifici per conto di industrie farmaceutiche, svela che i benefici della TOS sono stati in realtà gonfiati. PLoS Medicine, giornale medico online che fa parte della Public Library of Science, e il quotidiano New York Times, sulla base di questa documentazione, hanno portato la Wyeth in tribunale.  

Leggi la traduzione sintetica di Gianna Milano e Anna Molino

Leggi l’articolo sul New York Times

Leggi il post di Adriane Fugh-Berman su PLoS

fantasmi nella macchina (Ghosts in the machine)

“Se siete razionalisti  e non credete ai fantasmi è venuto il tempo di ricredervi. I fantasmi esistono e danno segno di sè, ma  non come li immaginate,  trascinando  pesanti catene in bui corridoi, o nascondendosi sotto bianchi lenzuoli, ora scrivono. Articoli scientifici! E’ incredibile! e sembra che seguano anche regole ferree, una sorta di good practice per le creature  ultraterrene, cioè scrivono ma, rigorosamente, non firmano. Fanno firmare ad umani professori, che si ritrovano tra le mani  brillanti testi scientifici, pieni di dati ottimistici a favore di farmaci terreni,  sono loro a firmare, ma se glielo domandate vi risponderanno che tutto è avvenuto a loro insaputaVittorio Fontana introduce così il suo commento a un articolo del British Medical Journal (BMJ) sugli autori fantasma che – a quanto pare – infestano tanta parte di ciò che leggiamo sulle più autorevoli riviste di medicina.

Traduzione commentata di Vittorio Fontana

Abstract dell’articolo sul BMJ